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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

sabato 28 agosto 2010

Conil della frontera

Notte di sonno rinfrancante dopo la giornata precedente in giro per monumenti.
Ci svegliamo ancora un tantino a pezzi ma la giornata al mare prevista ci mette in moto velocemente.
Colazione in albergo e ne approfittiamo per preparare dei panini da portare con noi,abbiamo avuto la sensazione che ci avessero contato le fette di prosciutto e formaggio usate; quella mattina la colazione ci è costata ben 17 euro"follia"
Chiediamo indicazione alla ragazza alla concierge per Cadiz, e da in pochi chilometri il mare.
La tipa, antipatica e scostumata come poche, ha pagato i suoi modi in seguito, ci guarda schifatissima e facendo finta di non capire esclama "COMO ? CADIZZZZZZZZZZZZZ" ficcando la lingua tra i denti per sottolineare la z. Avevamo sbagliato la pronuncia e lei lo evidenziava.
Abbiamo ringraziato ,anche se le indicazioni date erano pessime,e ci siamo ripromesse con uno sguardo complice che avremmo provveduto in seguito a metterla in difficoltà.
ogni volta che la tipa era di turno alla reception ci facevamo punto d’onore di chiederle una qualsiasi informazione in italiano velocissimo , chiaramente andava nel panico continuando a dire "NO COMPRENDO" vendetta  fatta 
Recuperiamo la macchina nel garage microonde e ci avviamo verso la famosa E 30.
Ci crederete? Non l‘ abbiamo trovata ! Comunque  non so se per fortuna o se perché più o meno avevamo capito la tipologia stradale di questa città infernale,siamo riuscite ad imboccare la strada giusta con direzione Malaga " chiaramente "
Una foto Internet di Cadiz

Stavolta il viaggio è stato si è rilevato piacevolissimo,strada scorrevole,poche curve,molto alberata insomma migliore delle altre.
Come al solito le indicazioni per le uscite erano pessime ma noi,ormai bravissime,siamo riuscite in un’oretta ad arrivare a Conil della Frontera
L’idea iniziale sarebbe stata quella di visitare Cadizzzzz, chiaramente pronunciata come ci aveva indicato la signorina,ma la voglia di mare era troppa ed il tempo troppo poco

Posteggiamo la macchina in un assolatissimo parcheggio.Davanti a noi una spiaggia infinita con un mare azzurro meraviglioso
Caffè di rito in un delizioso bar del lungomare e ci avviamo sulla spiaggia chilometrica chiaramente libera ma con servizio di lettini a disposizione.
Decidiamo di spendere qualsiasi cifra per la comodità e rimaniamo di sasso quando ci chiedono 5 euro per 2 lettini ed 1 ombrellone 
A Napoli il più scalcagnato dei lidi ti chiede 10 solo per il lettino.
Ci organizziamo e via verso il mare per un bagno ma  avevo dimenticato che essendo quello oceano la temperatura dell’acqua non supera i 10 gradi da brivido, non riesco a tuffarmi è troppo fredda.
Fortunatamente la temperatura esterna è gradevolissima e stese al sole si sta benissimo.
Il racconto di questa giornata di mare è cosa, credo ,conosciuta ai più.
Stese a prendere il sole , come dice la mia amica, a fare il cannellone praticamente a girarsi senza soluzione di continuità non emettendo suoni e possibilmente dormendo 
Distesa,in uno stato di dormiveglia, guardavo il paesino e la spiaggia e mi venivano in mente  i ricordi della regione dell’Algarve portoghese visitata l’anno precedente

La costa del Luz e l’Algarve portoghese sono confinanti quindi l’uno la continuazione dell’altro, spiagge lunghissime a perdita d’occhio, mare cristallino e l’orizzonte completamente libero
Il sole a quella latitudine non si sposta, noi in Italia siamo abituati a girare i lettini mano a mano che il sole si muove,lì rimani sempre allo stesso posto;il sole è sempre alto nel cielo,sempre allo zenit, e tramonta improvvisamente.
Dopo 5 ore di sole e riposo,con abbronzatura  gradazione cozza, decidiamo di rivestirci e fare un giretto per il paese.
Sulla spiaggia il vento ci aveva dato la sensazione che la temperatura fosse gradevole , ma passeggiando per il paese ci siamo rese conto che invece viaggiavamo sui soliti 46 gradi e  noi...... avanti per negozietti e bancarelle.
Il paesino era delizioso ed alle diciotto praticamente  deserto. Gruppi sparuti di ragazzi si dirigevano ancora verso il mare come se fosse mezzogiorno altro popolo, altri orari,altra latitudine.
L’unica similitudine che accomuna  questa costa al quella Italiana  è che ,come in tutti i luoghi di moda, è frequentata da giovanissimi che vivono la notte.Alla sei del pomeriggio passeggiano solo i turisti.
Un ultimo giro, qualche delizioso acquisto di chincaglieria e di due osceni fermagli per capelli con fiori color vermiglio ma siamo in vacanza possiamo anche metterci i fiori tra i capelli

Ci avviamo alla macchina che ha ormai raggiunto una temperatura di 50 gradi e ripartiamo verso Siviglia.
Ci dispiace andarcene , forse un breve soggiorno magari vivendo la notte  non ci sarebbe dispiaciuto.
Purtroppo domani è l’ultimo giorno e dobbiamo rientrare.
Un pizzico di malinconia ci prende, la vacanza sta per finire

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