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Viaggiare è come sognare,la differenza è che non tutti al risveglio ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva la memoria della meta da cui è tornato

mercoledì 10 agosto 2016

Baia dei Francesi Scario " Part One"

L'escursione di questi giorni sarà per me una nuova esperienza, praticamente il battesimo del camping o meglio il battesimo di una notte in tenda. Il nostro mitico organizzatore  Alessandro Santulli ci condurrà lungo costa della Masseta nel  Cilento fino ad arrivare alla Baia dei Francesi. Alle spalle della spiaggia, sotto un bosco di macchia mediterranea, potremo sostare con tende ed attrezzatura nella "Tana del Lupo" agriturismo eco sostenibile Saverio, gestore e proprietario provvederà al nostro fabbisogno enogastronomico.
Dormire in tenda e  limitare l'igiene personale è per me un  tabù ma ho deciso di vivere questo momento. Mancano alcuni mesi al mio sassantesimo compleanno e credo sia arrivato il momento , ho avuto una figlia in età adolescenziale ed ho saltato tutti quei momenti che caratterizzano vita dei ragazzi, sto cercando di farlo ora, almeno quello che si può recuperare
Appuntamento all'area di servizio di Campagna sulla Salerno Reggio alle 10. Caffè ,saluti baci e abbracci anche stavolta volti conosciuti , c'è la mia amica Barbara di Piedimonte ,amici conosciuti nel percorso sugli Aurunci e qualche volto nuovo ma come già detto, il tempo di salutarci ed il gruppo si compatta.
Arrivati a Scario ,lasceremo qualche macchina che farà poi la spola con San Giovanni a Piro dove partirà il sentiero verso la costa della Masseta. Il caldo è devastante cerchiamo un po' d'ombra nei giardinetti della piazzetta e ed lì si scatena il banchetto. A parte i panini che ognuno si era preoccupato di portare da casa ci vengono offerte da un amico escursionista,  proprietario di un agriturismo, una serie di prelibatezze tirate fuori da una cassa magica che ci ha accompagnato poi anche in seguito...pomodori biologici dal sapore antico, formaggio di altissima qualità ,una salsiccia secca che parlava insomma avrei voluto iniziare a scaricare qualche caloria in abbinamento a quelle dell'escursione ma non è stato possibile mi sono mangiata tutto. Staffetta auto, organizzare un gruppo di persone non è mai cosa semplice e via verso San Giovanni a Piro base di partenza per il sentiero. Prime foto sul belvedere dove a 360 gradi si poteva ammirare la costa della Campania,quella della Basilicata ed infine quella Calabra sotto di noi il mare turchese.
Panorama dal Belvedere foto di Alessandro Santulli
Si scende, l'inizio del percorso è semplice si attraversa un sentiero di boschi di eucalipto. Mi tornano in mente alcuni ricordi di almeno 30 prima, se non di più .In quei boschi passeggiavo con la mia figlia più piccola che si era beccata la pertosse, malattia ormai debellata dalle vaccinazioni, ma che all'epoca era l'incubo di tutte le mamme. Mio marito e la più grande scendevano al mare con gli amici ed io passeggiavo tra gli eucalipti staccandone le foglie e facendole odorare alla piccola nella speranza che le desse un po' di sollievo. Il percorso si fa più difficile,per me le discese sono peggio delle salite ,mi appoggio ai bastoncini per non caricare le ginocchia. In alcuni punti il tratto è esposto e sotto di noi baie si sabbia bianca di mare turchino e smeraldo un'incanto.
Dobbiamo fare estrema attenzione altrimenti il bagno ce lo facciamo direttamente dalla falesia e non credo possa essere piacevole. Chiacchiere e foto. Alessandro come sempre grande intrattenitore ci accompagna con i suoi racconti e le sue divertenti proposte, ci fa compagnia ci distrae dalla fatica senza che si possa perdere attenzione assolutamente essenziale.Con me lungo la discesa una coppia ,lui porta uno zaino da paura credo abbia il mondo sulle spalle, noi donne invece chiacchieriamo di tutto e di niente. Ho la stessa sensazione di quando sono scesa a punta campanella. Il sole  a picco, vampate di calore salgono dal terreno e mi avvolgono , non un filo d ombra e ancora una volta mi chiedo chi me lo fa fare. Siamo praticamente su una pietraia pericolosissima, sassi instabili rendono il percorso peggio che una discesa su di un ghiacciaio, si rischia di scivolare ogni tre secondi.
Baia dei Francesi foto di Alessandro Santulli
Si parla poco, c'è un po'di stanchezza sono circa due ora che camminiamo in situazione precaria, la nostra attenzione è rivolta a dove mettiamo i piedi ma la mia anche ad i colori sgargianti del cielo e del mare,agli odori dell'erba spontanea, al rumore del nulla.. sto bene ..tanto
Dietro di me in fila buona parte del gruppo,nel silenzio si sente a tratti il tipico suono delle scivolate e gli urletti di paura.Davanti a me in pole position ci sono almeno 4/5 persone, li invidio sono praticamente arrivati. Alessandro da la voce al Lupo Saverio . L'ultimo tratto è all'ombra, fortunatamente,sono fradicia, il cappello si è attaccato ai capelli gocciolo. Sono veramente oscena.  Arriviamo sulla spiaggia ci attende una coppia che ha preferito arrivare in barca.Scaravento il mio zaino in un angolo e senza farmi troppi problemi mi ficco il costume,stendo la roba bagnata agli alberi e mi butto a mare. Sensazione meravigliosa di abbraccio che lenisce il calore e la fatica.Resto in acqua una vita, appollaiata.
La spiaggia però è ancora invasa dai vacanzieri, famiglie numerose gruppi di amici, bambini, arrivano tutti con le barche che fanno la spola da Scario  e restano tutto il giorno ma.....alle ..18 l'ultima barca li porta via e dopo sarà solo nostra, o almeno così immaginavo. Ancora bagnate cerchiamo di sistemarci nello spazio riservato e non avendo attrezzatura camping ho usufruito delle tende in fitto, Il lupo mi gratifica di una a tre posti con materassini per soli 5 euro. La doccia è a pochi metri il bagno pure entrambi a pagamento ed è vietato il sapone ,di lavandini neanche l'ombra .....la vedo dura La mia amica Sabrina è pratica di campeggio  ed insieme cerchiamo di sistemarci alla meglio
Il sole è ormai tramontato ed è quella che io chiamo l'ora blu quando il cielo e tutto quanto ci circonda si tinge fino a che il buio prende il sopravvento. In attesa della cena ci prendiamo una birra e andiamo a sederci in riva al mare. Il momento è magico, siamo sole , un gabbiano si staglia su di uno scoglio in contemplazione del mare , come noi del resto, difronte verso la costa calabra il cielo è rosa sono gli ultimi riverberi del sole che tramonta.
Pace..Serenità... i pensieri sono liberi e positivi, non mi manca nulla. Intanto un gorgoglio dello stomaco mi ricorda che abbiamo mangiato troppe ore e troppo trekking fa. Rientriamo verso  la zona pranzo ci sono tutti anche 4 ragazze scese dalla barca qualche ora prima in tenuta" figlie dei fiori..non me ne frega niente....sono libera". Ballano scalze una tarantella al suono della fisarmonica di Saverio, sono belle sono giovani sono libere un po' di sana malinconia mi prende ma in fondo oggi mi sento così anche io libera , allegra ,serena  Continua........

Saverio il Lupo foto di Alessandro Santulli

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